domenica 14 febbraio 2016

Elettrexpress Fiorensoli - A.M.E.R. (parte 1)

La Ditta Elettrexpress produsse negli anni '20 a Torino le celeberrime Macchine per caffè espresso A.M.E.R. (Apparecchi e Macchine Elettriche per Riscaldamento.)
Belle ed eleganti macchine da bar a colonna, in concorrenza con le Pavoni, le Victoria Arduino, le Snider, le Universal... ed altre 100!
Ma in questo blog non parlo di quei bidoni ingombranti...
 Come ogni altra azienda concorrente anche la A.M.E.R. produsse una versione ridotta e casalinga dei loro prodotti.
La loro scelta coraggiosa e alternativa fu quella di tentare di replicare al meglio delle possibilità dell'epoca un apparecchio che ricordiamocelo necessitava di una patente specifica essendo comunque un generatore di vapore in pressione (e gli scoppi di caldaia per incauta gestione furono comunque parecchi).
Quindi doveva soddisfare dei requisiti opportuni di sicurezza.
 La Elettrexpress qui sotto rappresentata assomigliava davvero ad una macchina da bar "mignon".
Due caffè al minuto! 
Un record casalingo direi.
A.C. Fiorensoli il nome del proprietario e inventore.
Abdon Claudio Fiorensoli.
Per anni abbiamo ammirato la pubblicità, chidendoci se prima o poi ne avremmo mai vista una..
E finalmente il sig. Rocco mi ha inviato queste belle immagini.
 Notiamo che purtroppo il pomellino per il bloccaggio del portafiltro è assente.
 Il marchione stampato sul mantello esterno in stile Victoria Arduino...
 E una spettacolare vista dall'alto che ci permette di ammirare la qualità costruttiva generale.
Ma come funzionava?
La parte superiore era il serbatoio d'acqua.
Quella inferiore la caldaia vera e propria.
Mediante la valvola che andava aperta tramite il volantino in legno si inseriva in caldaia la quantità d'acqua necessaria per 2 caffè più un piccolo eccesso per il vapore necessario alla spinta.
Quindi si collegava la spina della corrente e molto rapidamente la resistenza portava l'acqua in ebollizione e produceva il famoso doppio caffè in un minuto.
Aprendo la valvola si interrompeva il flusso e il vapore di sfiato veniva comunque contenuto dal coperchio necessario a prevenire eventuali scottature a viso e braccia.
A quel punto si doveva interrompere l'alimentazione elettrica, svitare il blocco del filtro, rimuovere i fondi esausti e preparare un'eventuale secondo giro di caffè.

Complicato?
(continua...)

Nessun commento:

Posta un commento

La caffettiera più rara ?

rarità s. f. [dal lat. rarĭtas -atis, der. di rarus «raro»]. Oggetto (soprattutto d’arte o da collezione) raro, difficile a trovarsi in quan...