Alan Ford.
La crudezza di questa frase, surreale nel 1969, ma perfettamente logica in questi ultimi anni, mi porta a riflettere su quanto è cambiato il mondo.
Tratta dal primo numero pubblicato, la tavola 1-12 ci mostra una moka pronta all'uso.
Chi, come me, ricorda con nostalgia questi splendidi fumetti, potrà immaginare che intruglio immondo sarà destinato ad entrare nel portafiltro.
Fondi esausti ripassati 3 volte?
pop corn bruciacchiati?
scarafaggi macinati?
Bacche raccolte a caso?
Ora sorridiamo all'idea delle ristrettezze economiche di queste "spie" improvvisate.
Purtroppo tra poco dovremo imparare i loro trucchi per poter sopravvivere
in questa situazione dove un'economia "malata" ha rovinato
ciò che rappresenta nel nostro immaginario il "lavoro".
Il lavoro è uno dei punti fermi della felicità, quella vera.
Chi non ha un lavoro... è infelice.
Chi ha un lavoro e non è contento di quello che fa ...è infelice.
Chi ha un lavoro, è contento di quello che fa, ma viene pagato poco e trattato peggio... è infelice.
I nostri genitori lo sanno a cosa stiamo andando incontro.
Noi della generazione di mezzo lo possiamo solo immaginare.
I giovani...
I giovani si ritroveranno a capire (loro malgrado) quale sarà il valore reale del nuovo I-phone senza il quale "proprio non possono vivere".
Quindi...
Leggete Alan Ford!
(e tenete duro!!!)
è più facile riuscire a fare un buon caffè piuttosto che avere un lavoro dove vieni pagato e trattato bene e che ti piaccia.....
RispondiEliminamarco
grande Lucio!
RispondiElimina..Che tristezza.... Ora manca solo la corda e un pò di sapone!!!
RispondiEliminaMa noi siamo degli inguaribili ottimisti e per fortuna riusciamo sempre (o quasi) a vedere il bicchiere mezzo pieno.
" ...L'uomo è infelice perchè vuole sempre ciò che non riuscirà ad avere..."
J.
..."oppure perchè non sà che è in grado di migliorarsi sempre e comunque, a prescindere dai fattori esterni."
RispondiEliminaCiao Lucio,
RispondiEliminacondivido pienamente le tue riflessioni, solo un incoscente le definirebbe pessimistiche: questa è la realtà, sta a noi reagire e riprendere possesso dei veri valori e trasmetterli alle generazioni più giovani.
Hai sentito parlare della filosofia delle 100 cose, quelle delle quali non puoi fare a meno per sopravvivere ??..(se ne fa un gran parlare dagli Usa) io ci ho pensato su, vale la pena provare a fare l'elenco ,senza dimenticare di scrivere anche CAFFETTIERA !!
ciao, buona giornata
Giulia
Quanto mi piaceva Alan Ford. Il Conte che si tagliava tre fettine di salame... larghe ciascuna un terzo del salame intero! E l'iroso Bob Rock, Grunf, Cariatide, Geremia, il Numero Uno...
RispondiEliminaIl lavoro, sì. Chi ha figli come me guarda preoccupato al futuro. Con i maggiori tengo duro e mi impongo fiducia. Ma con la piccolina di papà, quella che sembra essere la più dotata, non ho resistito. "Appena puoi, vai a cercarti una carriera all'estero. Viviamo in un paese in declino."
Il Numero uno fa parte del Senato da 3 legislature.
RispondiEliminaE il Conte è deputato da 2.