Negli anni '50 una fonderia di Vienna produsse a marchio Stella una serie di piccoli capolavori.
Il primo modello relativamente famoso fu una versione leggermente modificata della Atomic di Robbiati ( la 1° serie a testa piatta), costruita su licenza.
Uno splendido esempio lo possiamo ammirare nel sito di Francesco.
Il primo modello relativamente famoso fu una versione leggermente modificata della Atomic di Robbiati ( la 1° serie a testa piatta), costruita su licenza.
Uno splendido esempio lo possiamo ammirare nel sito di Francesco.
Esistono poi i modelli sviluppati autonomamente, a mio avviso frutto di esperienze aeronautiche
acquisite prima e durante la 2° guerra mondiale.
Chi avrà potuto ammirare in qualche museo certa componentistica d'epoca in alluminio mi capirà ....al volo.
La Stella espresso typ 402E è un lingottino di Duralluminio probabilmente prodotta tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60.
La sua forma unica ed accattivante, rispecchia appieno la praticità teutonica.
Il manico che si allunga verso l'esterno, per quanto possa sembrare visivamente assurdo, ha una sua logica non appena si svita il manopolone che mantiene chiuso il coperchio.
Il bricco è quello originale d'epoca, come il cavo di alimentazione elettrica.
La parte più impegnativa del restauro è stata la sostituzione delle guarnizioni, purtroppo cristallizzate e di uno spessore quasi doppio rispetto agli standard, e della guarnizione di tenuta posta sotto al manopolone, fatta con un materiale siliconico rosso, che al primo tentativo di erogazione del caffè si è sciolta "come neve al sole".
Un altro piccolo problemino si è presentato sul filtro: era presente solo un piccolo moncone del bordino che avrebbe dovuto appoggiarsi al portafiltro.
L'ho rimosso ed ho applicato del teflon sul mantello esterno per garantire la tenuta.
L'ho rimosso ed ho applicato del teflon sul mantello esterno per garantire la tenuta.
La zona più interessante che però voglio mantenere nascosta per motivi di "copyright" manutentivi, è sita nel cappello: a differenza di quanto uno potrebbe immaginare, l'acqua risale lungo il tubo filettato nel quale si avvita il manopolone.
All'interno della vite c'è una canalizzazione che sfocia in un foro posto in corrispondenza di una fresatura, la quale va a coincidere con una placchetta di ottone forata che la mette in comunicazione con lo screen posto sopra al filtro.
Lo posso capire, uno la vede e pensa: "carina !" ma dal vivo è tutta un'altra cosa.
E' superba, eccezionale, al tatto quasi "erotica" (ehm, si lascia accarezzare...)
A breve mi arriverà un'altro modello Stella che metterà in subbuglio l'ambiente collezionistico:
non è unica ma molto molto rara.
Curiosi ?
All'interno della vite c'è una canalizzazione che sfocia in un foro posto in corrispondenza di una fresatura, la quale va a coincidere con una placchetta di ottone forata che la mette in comunicazione con lo screen posto sopra al filtro.
Lo posso capire, uno la vede e pensa: "carina !" ma dal vivo è tutta un'altra cosa.
E' superba, eccezionale, al tatto quasi "erotica" (ehm, si lascia accarezzare...)
A breve mi arriverà un'altro modello Stella che metterà in subbuglio l'ambiente collezionistico:
non è unica ma molto molto rara.
Curiosi ?
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