lunedì 12 ottobre 2009

Bocca Gebrüder Bing Nürnberg Bavaria (parte 2)

Avere tra le mani un piccolo pezzo di storia non si può descrivere se non agli amici collezionisti.
E questa macchina di emozioni ne regala parecchie.

Ma che design! Ma che pragmatismo teutonico!


La Bing fu una importantissima società tedesca che a cavallo tra l’800 ed il ‘900 si sviluppò enormemente, diversificando la produzione, (principalmente però giocattoli di latta) acquisendo svariate piccole società. Prima del crollo economico nel 1924 (che favorì più avanti l’ascesa di Adolf Hitler) impiegava la bellezza di 16.000 dipendenti.

La Bocca (Bing’s Original Conoisseurs Coffee Apparatus) non nasconde l’epoca alla quale appartiene, ciò che veramente stupisce è l’incredibile ed assoluta qualità dei materiali.

La base è stilisticamente di un periodo post bellico, ben diversa da quella riprodotta nelle istruzioni, ed anche visibile sul Bramah (per i curiosi..), databile secondo me attorno al 1910.
La qui presente potrebbe essere collocata tra il 1919 ed il 1924.

Il manico a boomerang, unico esempio in un periodo nel quale tutti copiavano tutto, mi fà ritenere che forse non ne vennero prodotte molte.
Il pomolino in legno, elegante modo per sollevare la pattella senza incorrere in spiacevoli scottature, è un’eredità del secolo precedente, utilizzato nelle prime fontane a vapore.


Ed ecco il filtro, talmente perfetto da poter ingannare anche un’esperto.
Nello stesso periodo in Italia venivano prodotti dei filtri che sarebbe imbarazzante accostare a questo fulgido esempio di quanto più avanti era l’industria tedesca rispetto a noi.
15 anni dopo, se ne sarebbe accorto tutto il mondo...

La bellezza, qui, si sposa con la genialità, ed anche in questo caso non mi risulta che esistano dei cloni di questo particolarissimo sistema filtrante: il tubo di sinistra portava l’acqua al piattino superiore, fuoriuscendo da 4 fori posti all’estremità del tratto orizzontale; il tubo di destra era cieco ma anch’esso provvisto di fori sul tratto verticale, ma interno al filtro.
In questo modo la percolazione a ricircolo avveniva sia dall’alto che dal fianco, in un cesto che richiama terribilmente quello di una lavatrice , in inox (ma in realtà è ottone cromato).


In queste foto possiamo ammirare... la perfezione.

Chissà se il caffè ottenuto era buono.
A questa domanda non potrò dare risposta se non trovandone un’altra, usata .
Questa è, e dovrà rimanere nuova.


La basilica di S.Bocca chiude degnamente questo post e mi fa istintivamente alzare gli occhi al cielo, per ringraziare il fato che ci ha voluto unire per sempre.

Nessun commento:

Posta un commento

La caffettiera più rara ?

rarità s. f. [dal lat. rarĭtas -atis, der. di rarus «raro»]. Oggetto (soprattutto d’arte o da collezione) raro, difficile a trovarsi in quan...