In ogni collezione di macchine da caffè non dovrebbe mai mancare la qui
presente Baby Faemina.
Ed infatti dopo anni di ricerche ho coronato il mio sogno :
ad un prezzo più che onesto, sono riuscito ad aggiudicarmi sul noto sito d'aste on-line il primissimo modello con stampigliato sulla base il n°progressivo 798.
Grande successo hanno i modelli più recenti,sicuramente più accattivanti esteticamente, ma privi di quella poesia costruttiva, anche ingenua e "casareccia", di una prima serie.
Il primo passo è stato quello di rimuovere il perno di fissaggio delle due leve al corpo in lega, verniciato con Hammerite verde martellata... proprio come i vecchi torni o le vecchie frese industriali.
Il pistone sembrava quello di una moto...
presente Baby Faemina.
Ed infatti dopo anni di ricerche ho coronato il mio sogno :
ad un prezzo più che onesto, sono riuscito ad aggiudicarmi sul noto sito d'aste on-line il primissimo modello con stampigliato sulla base il n°progressivo 798.
Grande successo hanno i modelli più recenti,sicuramente più accattivanti esteticamente, ma privi di quella poesia costruttiva, anche ingenua e "casareccia", di una prima serie.

Il pistone sembrava quello di una moto...

E' stato sufficiente un giro di nastro per fissarle perfettamente
Il materiale delle leve e la finitura superficiale mi ha sorpreso molto:
una lama ripiegata ad "U" in una lega ferrosa leggermente ruvida e scabrosa sui lati esterni, probabilmente nikelata o cromata.

Il filtro ci ricorda che la macchina è brevettata, in Italia nel novembre del 1956, con brevetto aggiuntivo nel gennaio del 1957, e con brevetto europeo FR1186666A pubblicato il 31 agosto 1959, ma di quest'ultimo parleremo in separata sede...



sul cielo del pistone con un minimo sforzo.
Applicando il principio di Archimede sulle leve, e considerando le dimensioni ragguardevoli dei bracci, esercitando una forza di soli 1,5 Kg su entrambe le impugnature, otteniamo una pressione nel cilindro di 9 Kg, ottimale per estrarre la vera "crema di caffè".
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