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sabato 5 gennaio 2013

Guida Rapida per la Kamira (in simil-inglese)



Presto il mio amico Gary riceverà la sua nuova Kamira, quindi ho pensato di preparargli un video introduttivo.

Quelli che sanno parlare bene l'inglese mi perdonino l'assenza di un copione o di una benchè minima preparazione.
Ho improvvisato, chiedendo alla mia sposa di filmare questa buffa cosa.

A prescindere dall'aspetto linguistico, potrete vedere che la Kamira è veramente una macchina "diversa".
E potrete vedere con che semplicità è possibile preparare un caffè sublime.

Per chi la ritiene troppo complicata auguro di bere tante tazze di caffè "anonimo e triste" preparato con la classica moka!

Si, la Kamira non è per tutti.
Ma chi si prende la briga di perdere 10 minuti per imparare ad usarla...
non la lascia più!


domenica 30 settembre 2012

L'evoluzione della Kamira


Dopo anni di attesa, e di celato mistero, finalmente ho avuto l'onore ed il privilegio di poter parlare con il sig.Santoro, il geniale inventore della Kamira.
Quindi vi do la notizia che tutti attendevate da tempo:

la Kamira è "viva e vegeta".

E di questo ne parlerò in dettaglio in un post successivo...
Oggi vi chiedo di porre la vostra attenzione su delle immagini rarissime... direi uniche.
Queste sono il sogno di ogni "ricercatore di Storia delle Caffettiere".
Ho trovato anche i n° dei brevetti di riferimento, ma non siamo mica in Ungheria o in ogni altro paese civile... I brevetti registrati in Italia non si possono visionare in rete. 
Se penso a quanto è sepolto sotto la polvere a Roma.. mi vien da piangere.
Sopra e sotto abbiamo il primo prototipo... funzionante.
Direttamente dalla voce del sig. Santoro:
"Come hai già avuto modo di intuire nel realizzare la prima "pretendevo" di fare due caffè al primo colpo, dopo un pò di esperimenti ovviamente sono stato obbligato a chiudere uno dei due braccetti, si vede anche che detti braccetti non erano altro che raccordi idraulici adattati. La caldaia era ricavata da una caffettiera Lavazza; con la saldo brasatura ho applicato il tubo di pesca a cui era applicata una valvola per impedire che l'acqua giungesse tiepida sul caffè. L'idea di scaldare le tazzine con il calore latente mi è venuta da subito, ovviamente all'epoca per mettere l'acqua svitavo la caldaia e per scaricare la pressione la mettevo sotto l'acqua. Fondamentale comunque l'idea che l'acqua doveva attraversare il caffè con il favore della gravità."

Passando per la successiva evoluzione...
"La seconda è sempre una caldaia della Lavazza (non ricordo i nomi delle caffettiere originali), subito le tracce dell'evoluzione, la vaschetta per caricare l'acqua con l'ausilio della valvola, il tubo curvo ed il braccetto della polvere, ovviamente la tazzina riscaldata. Le saldature con la fiamma, dati gli spessori erano molto deboli e questa che vedi in foto mi è esplosa sul fornello, ha rotto il vetro della finestra e l'ho raccolta in cinque pezzi, ancora non usavo il manometro, cosa che ovviamente ho fatto subito dopo. Comunque nonostante mi trovassi a 30 cm non sono stato neanche sfiorato (un vero miracolo ndr), questa mi piaceva molto per le sue forme, quindi l'ho saldata di nuovo ed ho misurato la pressione; arrivava a 6 bar."
Notiamo come piano piano la macchina inizia ad assumere una sua personalità...
 Il terzo prototipo (qui sotto) è il mio preferito...
"La terza è come la seconda, si notano bene le saldature rudimentali e "pericolose", oggi la kamira lavora a 3,5 bar ed a 4 bar si apre la valvola."

Per concludere, qui sotto, l'ultima versione prima di avviare la produzione.
sono senza fiato...

...sono estasiato, e felice.

Felice perchè il viaggio della Caffettiera iniziato 200 anni fa non è ancora giunto al suo termine, almeno fino a quando ci saranno persone geniali e coraggiose come Nino Santoro.
Grazie di averci regalato questo gioiello capace di creare il "perfetto espresso Siciliano"!

sabato 30 aprile 2011

Kamira dreamin'


I Mamas & the Papas ci introducono un sogno fatto realtà:
la Kamira.

Da circa un mese questo piccolo miracolo delizia il mio palato.
La schiuma...è tanta.
Ma a dire il vero è un' emulsione, non è la crema del vero caffè espresso.
In realtà poco importa, l'armonia dei sapori ottenuti è a metà strada tra un'espresso ed una presso-filtro.
Delicatissimo, ricco di profumi e di retrogusti soavi, il caffè fatto con la Kamira è un qualcosa di unico.
Difficoltà? Nessuna, almeno per i più smaliziati.
Mia moglie, spesso restia ad usare le mie "apparecchiature", se ne è impadronita in pochi giorni.
Consiglio comunque una miscela con un bel 30% di Robusta piuttosto che un 100% Arabica: il risultato "coreografico" sarà sicuramente migliore.
Adoro la montagnetta di schiuma che si forma al termine dell'estrazione, questa visione mi mette sempre di buon umore!
Poi...
...aggiungo lo zucchero...
e tutto crolla.

Ma una volta assaporato, la vera magia ha inizio!

Avrei voluto fare un' analisi tecnica della macchina, dopo aver discusso con il produttore.
Ma è impossibile contattarlo.
Ed è un vero peccato.
Forse un giorno, si farà vivo..

Il collezionismo malato

Negli ultimi mesi mi è successo per ben tre volte: mi aggiudico un asta, oppure trovo su un sito di vendita un vero affare e attivo la proce...