lunedì 10 settembre 2012

L'eterna ricerca del caffeinomane


Il caffè non sarà mai buono quanto il suo odore


Curiosa scoperta di un gruppo di scienziati britannici. Il caffè non potrà mai essere buono quanto il suo odore. Questo perchè, sostanzialmente, in due momenti diversi, il cervello riceve lo stesso stimolo ma da due differenti canali. A spiegare più precisamente il fenomeno è stato il Prof. Barry Smith, fondatore del centro studi sensoriali all'università di Londra. "L'odore del caffè - ha detto - è meraviglioso" così tanto da essere "intossicante". Ma chi "non rimane un po' deluso una volta assaggiato?". Ciò avviene perchè quando si annusa l'aromea del caffè appena svegli, lo stimolo  arriva attraverso uno "strato di cellule" che  spedisce le informazioni direttamente al cervello.

Ma, ha continuato il professore durante un festival scientifico tenutosi ad Aberdeen, in Scozia, quando la sostanza viene ingerita, si mischia con saliva e altre sostanze ed inoltre lo stimolo del sapore viene sì spedito al cervello attraverso lo stesso strato di cellule, ma da un canale
"opposto". Questo ovviamente ne modifica la percezione in modo sostanziale. In pratica, anche cambiando la cosiddetta "macchinetta", o adottando tutti gli accorgimenti del caso per fare un caffè perfetto, non si riuscirà mai ad ottenere il risultato sperato di "gustare" la sensazione percepita annusando l'aroma della popolarissima bevanda. Questo perchè  "il modo in cui il cervello recepisce gli stimoli tiene conto anche della direzione da cui l'aria proviene (dal naso quando si annusa,  dalla gola quando si ingerisce, Nda)".

Fonte: Newnotizie.it

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