lunedì 5 aprile 2010

Gyarto HMB Minipress

Piccole, carine e deliziose, le macchine da 1 tazza risvegliano in tutti lo stesso istinto che proviamo di fronte ad un cucciolo: ci si commuove per un qualcosa di così piccolo e delicato.

La particolarità di questa microscopica macchina ungherese è la mancanza di un cavo di alimentazione elettrica, perchè la macchina andava collegata direttamente nella presa di corrente.

Ecco spiegato il motivo del manico laterale in bakelite: serviva ad inserire ed estrarre la macchina.
Le forme ricordano, anzi ricalcano in molti punti la Stella Wien 402E.

La forma di libellula balza all'occhio nella vista dall'alto.

Il tappo in bakelite riporta la marca: misteriosa e molto.. ungherese.

Qualche dubbio lo solleva sicuramente il bicchiere; molto probabilmente non è originale, ma così l'ho trovata e così sicuramente me la tengo.

E dopo le pulizie di rito, eccola in azione: la resistenza anche con soli 200W di potenza scalda molto rapidamente .
L'emozione di aver riportato in vita, novello Frankenstein, un pezzo di storia di almeno 60 anni fa mi regala, come sempre, un piacevole brivido lungo la schiena.

Nessun commento:

Posta un commento

Il collezionismo malato

Negli ultimi mesi mi è successo per ben tre volte: mi aggiudico un asta, oppure trovo su un sito di vendita un vero affare e attivo la proce...