giovedì 10 dicembre 2009

La Bacchi - Tutorial

Continuano a fioccare le richieste di informazioni su questa incredibile macchina, e visto che già parecchi amici l'hanno acquistata, mi trovo moralmente costretto a dare qualche piccolo consiglio personale, a tutti quelli che finora si sono fidati del mio "entusiasmo".
Piccoli consigli, e comunque aperti alle integrazioni "esterne".
  • L'acqua della base è indispensabile. Se non la mettete, la macchina si contorcerà emettendo lamenti aghiaccianti. Va versata fino a dove inizia il tratto verticale. Procuratevi un misurino se siete pigri.
  • Il corpo centrale va alloggiato sulla base tenendolo in questo modo. Non sarà elegante, ma eviterete che vi scivoli di mano con conseguenze nefaste per il portafogli o per un dito del piede.
  • Poi va riempito con cura fino all'orlo .


  • Se non l'avete già fatto, questo è il momento giusto per chiudere la valvola nera.
  • Il cappello con i due tubicini in uscita deve essere ben lavato dopo ogni caffè. Per essere certo che le canalizzazioni non si siano ostruite, soffio dentro entrambi i tubi durante il risciacquo.

  • Il caffè deve essere macinato sul momento per avere i risultati migliori. Riempite tutto il filtro creando una montagnetta, poi livellate senza pressare passando delicatamente il dito indice (con gli altri non si riesce....) ed eliminando l'eccesso.
  • Poi il filtro va posto nel portafiltro, e successivamente si innesta il cappello premendo delicatamente e ruotandolo un paio di volte per uniformare il caffè.

  • Il tutto va serrato fortemente con il manopolone superiore. Senza eccessi però, non serve esagerare.
  • Spesso mi regalo un doppio espresso, quindi utilizzo il buffo ma funzionale tappino, che va rimosso come mostrato qui sotto, spingendolo dal basso e non tirandolo dall'alto.


  • La fiamma deve essere forte, ma non deve debordare dal corpo.
  • La tazzina la appoggio sulla base dopo circa 2 minuti, altresì diventa troppo calda per i miei gusti.

  • Il momento cruciale è quello del temibile "fischiotto": ci sono delle avvisaglie prima, quindi tenetevi pronti.
  • Prima di aprire la valvola abbasso la fiamma del 50%, poi apro la valvola molto delicatamente (attenzione, se il fuoco era troppo forte, la valvola può essere molto calda (la prossima volta lo regolate meglio...)).
  • L'apertura della valvola incide di molto sui tempi di estrazione del caffè, quindi fate molte prove, ma meno l'aprite, più lento sarà il flusso. Da 1/8 a 1/4 di giro può andar bene.
  • Per il doppio espresso 18 - 20 secondi sono perfetti, fate attenzione al flusso, se iniziano ad uscire sbuffi intermittenti siete già nella fase di sovraestrazione.
  • Durante l'erogazione abbasso del tutto la fiamma, per poi spegnerla dopo aver chiuso la valvola.
  • La macchina può essere raffreddata sotto un getto d'acqua (non fatelo troppo spesso...), io di solito sciacquo subito il raccogligocce per evitare di dover pulire in seguito.
  • Dopo aver assaporato il caffè, trascorsi una decina di minuti, apro la valvola, svito il manopolone e lavo il tutto solo con acqua corrente.

  • Il caffè di stamattina era macinato leggermente più grosso del solito, e 100% arabica (quindi non chiedete più crema di così , non si può), ma lo stesso il risultato è stato soddisfacente.
  • E ricordate... la crema è coreografica, la crema è bella, la crema è invitante... ma non è l'unica parte che bevete. Sotto sotto ci deve stare un buon caffè.



1 commento:

  1. e io che stamattina ho bevuto uno scialbo caffè fatto con una bialetti... (non ho ancora finito il mazzer ed avevo finito il caffè per l'espresso) ciao
    Marco

    RispondiElimina

La caffettiera più rara ?

rarità s. f. [dal lat. rarĭtas -atis, der. di rarus «raro»]. Oggetto (soprattutto d’arte o da collezione) raro, difficile a trovarsi in quan...