Ci sono dei mercati esteri dai quali mi tengo abbondantemente alla larga;
uno di questi è certamente la Spagna.
Perchè questa decisione?
La Spagna è in crisi quanto l'Italia, anzi qualcosina di più.
Eppure i prezzi delle caffettiere rimangono sempre altissimi, direi spropositati.
Pagare il giusto, sempre.
Questo è il mio credo.
Talvolta ho rinunciato a delle belle macchine, ma il mio budget mensile, è sempre più risicato.
Tutta questa noiosa introduzione per raccontare le modalità di acquisto di questa "cafetera":
presa in Spagna ad un prezzo (purtroppo) medio - alto.
Lo so, non avrei dovuto, ma quando mai ne troverò un'altra???
Che noia questo post...(penserete voi...).
Per poi presentare la solita pressofiltro tipo Melior..
Però a ben vedere, non può essere una Melior: non è cilindrica.
Ed il pomello del coperchio è in ceramica, non in legno o bakelite.
E poi qual'è la funzione del tappino munito di catenella?
La caffettiera era leggermente nichelata in origine, ma gli anni, l'umidità e l'uso l'avevano ridotta veramente male, donando all'insieme un color marroncino-ruggine.
Una passatina del mio impasto "segretissimo" ed eccola riprendere un pò di tinta..
Il numero inciso alla base del manico non lascia dubbi: è una caffettiera ed è da 4 tazze.
Qui sotto vi prego di notare il pistone che ... pistone non è!
Chiamamola "asta di sollevamento", necessaria a sollevare il filtro ad essa collegato.
Il traversino sottile in filo di ferro aveva la duplice funzione di aggancio al tappo sovrastante (munito di due uncini) in posizione sollevata, e di bloccaggio della parte inferiore del filtro stesso.
Questa quindi è un'infusiera ed il filtro, dopo i canonici 5-7 minuti di immersione nell'acqua bollente, poteva essere sollevato, lasciandolo gocciolare la preziosa bevenda all'interno del bricco sottostante senza dover rimuovere il coperchio.
Il tappino con catenella aiutava ad imprigionare tutti gli aromi al di sopra della bevanda, pronti a fuoriuscire all'atto del versamento in tazza.
Bella.
Geniale.
Diversa.