Dopo aver descritto in precedenza la genesi di questa apparecchiatura
vorrei concludere con un triste epilogo datato 1985.
Notate qualcosa di strano?
L'oggetto è ben conosciuto dagli appassionati, ma il nome è lo stesso di un prodotto di vent'anni prima: Termocrem.
In realtà il brevetto di Luigi De Ponti del 1983 copre sia il cappuccinatore (a sinistra) sia un'evoluzione del bicchiere Termocrem che ritengo non sia mai stato commercializzato.
Due oggetti diversi ...stesso nome?
Probabilmente lo scarso successo del 1965 - 1966 portò la Bialetti a riciclare il nome che era ancora registrato presso l'ufficio brevetti.
Tornando alla nostra Termocrem originale possiamo definirla rara?
La Treccani ci viene in aiuto.
"Oggetto (soprattutto d’arte o da collezione) raro, difficile a trovarsi
in quanto ne esiste o ne è disponibile solo un numero limitato di
esemplari: questo tappeto antico è una vera r.; una mostra di r. bibliografiche, filateliche, di libri o francobolli rari."
Secondo la mia esperienza siamo di fronte ad una rarità.
La precedente proprietaria aveva proabilmente smarrito le istruzioni e quindi si era scritta il procedimento per la preparazione de caffè, a dire il vero molto semplice.
Esternamente è una normale moka da 6 tazze.
Tranne che per le due scritte Termocrem ovviamente.
La parte superiore è assolutamente standard.
Mentre sotto...
..il famoso bicchiere.
A questo punto non avete più scuse:
se siete collezionisti dovete averla,
se siete amanti del buon caffè dovete averla.
Buona ricerca!