domenica 6 dicembre 2020

 Un evento più unico che raro!

Venerdì 11 dicembre 2020 alle 

18.00 cet, farò una

diretta Facebook nella quale parlerò

della mia esperienza di collezionista.

https://www.facebook.com/lucio.delpiccolo/

martedì 17 marzo 2020

La moka: il test definitivo?


Mi rendo conto di essere un vero rompiscatole.
Esistono vari sistemi per migliorare l'estrazione con la nostra amata moka.
Molti giustamente portano avanti la loro idea e cercano di convincere gli appassionati con una serie di motivazioni.
Spesso molte affermazioni sono frutto di "certezze supposte" (lascio a voi la libera interpretazione del virgolettato).

Il test che ho fatto oggi pomeriggio è stato frutto di un risveglio notturno alle 2 di stanotte. 
Non interpreto i risultati.
Magari evidenzierò alcune situazioni ambigue.

Ho trovato una moka in cantina nuova (presumo cinese).

Ho forato il camino.

Ho inserito una sonda di temperatura


Dopodichè ho preparato un estrazione standard:
150 cc di acqua
15 gr di caffè
fiamma al massimo
Temperatura acqua 18,8 °C



 


La lettura superiore è quella in uscita dal filtro (la sonda infilata nel camino).
La lettura inferiore è quella del bricco di raccolta.
In questo caso notate l'andamento delle due temperature: al minuto 3:11 (sul timer) l'acqua sta transitando attraversoil caffè a circa 68 °C.
La T1 rimane sostanzialmente stabile per circa 20 secondi per poi risalire.
Poi entrambe le temperature rimangono appaiate fino al minuto 4:17.
A quel punto inizia la rapida ascesa della T1: in 20 secondi arriva rapidamente a 97 °C e con la T2 a 88°C.


La seconda estrazione l'ho fatta con l'acqua preriscaldata ai fatidici 80 °C.


L'estrazione inizia al minuto 1:50 a 76°C circa.
Al minuto 2:07 il caffè esce dal camino e la T1 è a 77,8 mentre la T2 a 74,5.
Al minuto 2:22 entrambe le temperature hanno lo stesso valore di 79 °C.
Al minuto 2:52 arriviamo a 95,5°C sulla T1 e 92,3 sulla T2.

Nel seguente video potete osservare che versando acqua a 80°C nella moka a temperatura ambiente la temperatura dell'acqua si abbassa di 6,5°C.


Nel terzo test ho utilizzato l'acqua a 80°C e il "bypass" ovvero un pò di acqua fredda nel bricco superiore.


L'estrazione inizia al minuto 1:55 a 71 °C. Credo di aver temporaggiato troppo per mettere il bypass..
Al minuto 2:16 il caffè esce dal camino e con le seguenti temperature : 74,9 la T1 e 75,3 la T2.
Al minuto 3:00 abbiamo la T1 a 96,2 °C e la T2 a 90,5 °C.

Ultima tappa di questo "viaggio" è la bistrattata e poco utilizzata "tecnica del letto bagnato".


Acqua fredda, circa 10 grammi di caffè da bagnare con circa 15 cc di acqua prelevata dalla caldaia...



Ho perso di vista il momento in cui è fuoriuscito il caffè dal camino, ma siamo attorno al minuto 3:28.
Al minuto 3:30 abbiamo la T1 a 62,9 °C e la T2 a 70,4.
Al termine estrazione la T1 è a 89,6 e la T2 a 88,7.

Prossimamente proverò a misurare la Temperatura all'interno del caffè macinato.

Lascio agli esperti la valutazione di quanto sperimentato,
ma anche i meno esperti potranno farsi qualche domanda e trovare qualche risposta.



sabato 29 febbraio 2020

Caffè San Giusto - miscela Super


Ne parlavo pochi giorni fa con un amico:ho una memoria dei sapori eccellente.
Ricordo i gusti di quando ero bambino e quando ho la fortuna di riassaporare certi piatti preparati "come una volta" li riconosco senza ombra di dubbio.
O almeno così credo.

Parliamo sempre di gusti, di realtà soggettive.
Non è detto che quello che vale per me sia universalmente condiviso. Anzi.

Quello che negli ultimi anni ho ricercato assiduamente è una miscela di caffè che "sappia di caffè".
Le ultime mode ci obbligano a ricercare nell'assaggio le "note agrumate", il "retrogusto di pane biscottato" o di "vaniglia", la "nocciola" o la "mandorla".
Oppure il "rosmarino".

Ma il caffè?
Non stiamo perdendo di vista su come preparare una buona miscela?
E che su come il bilanciamento tra origini diverse dia un risultato con l'estrazione espresso assolutamente armoniosa?

Io ricordo. Ricordo benissimo il caffè più buono di Trieste negli anni 80.
No, non era l'Illy.
Era il Cremcaffè di Primo Rovis.
E il suo bar in piazza Goldoni a Trieste, vera icona triestina, era il ritrovo di tutti.
Giovani che si ingozzavano di frappè, impiegati che bevevano un "nero" al volo, e donne di ogni età che nel caffè richiedevano sempre la "pannetta".

Ora nello stesso bar super rinnovato potete bere una mostruosità di caffè che con Trieste non c'entra davvero nulla.
Un vero delitto.
 

Quel caffè non l'ho più bevuto per almeno 30 anni.
Fino a pochi giorni fa. 


 Una torrefazione triestina davvero interessante.
La San Giusto Caffè.
Una miscela chiamata "Super" davvero di altri tempi.


16 grammi macinati sul momento mi hanno fatto fare un balzo nel passato.


Ve lo consiglio, soprattutto ai nostalgici Triestini che non si sono rassegnati a bere caffè "foresti".


La caffettiera più rara ?

rarità s. f. [dal lat. rarĭtas -atis, der. di rarus «raro»]. Oggetto (soprattutto d’arte o da collezione) raro, difficile a trovarsi in quan...