sabato 16 settembre 2017

Pierre Veyron, ferblantier (2)

E dopo l'introduzione della parte 1,
http://caffettiere.blogspot.it/2017/09/pierre-veyron-ferblantier-1.html
posso passare alla parte 2, certamente più emozionante e coinvolgente.
Bella, bellissima, praticamente nuova!
Il "fer blanc" opportunamente conservato (lontano dall'umidità) è un materiale bellissimo.
Ovviamente con gli anni tutte le parti soggette a ossidazione hanno assunto una colorazione grigio scura. In origine però era di un bel colore bianco-argento.
Forme e proporzioni sono relative al secondo brevetto del 1846.
171 anni...Io ho i brividi solo a sfiorarla.
Il vetrino intatto, un vero miracolo.

Il fornello è proprio quello del brevetto!
Anche in questo caso possiamo affermare che averlo trovato assieme alla macchina è un vero miracolo.


Nel primo brevetto si può intuire il doppio uso del tappo:
chiusura stagna necessaria ad inviare l'acqua alla parte sottostante e successivamente a risucchiarla verso l'alto per effetto del vuoto,
e "rompivuoto" per permettere poi al caffè di fluire attraverso il rubinetto.
La parte che per quasi due secoli è rimasta coperta è tuttora "blanc".
Perfetto il tappo di copertura del recipiente inferiore: probabilmente recava le istruzioni in rilievo.
Purtroppo non sono più leggibili, ahimè.

Gli amanti della tecnica rimarranno estasiati di fronte alle brasature di giunzione effettuate con cura estrema.

Il filtro non è in buone condizioni: probabilmente un pò d'acqua era rimasta depositata nel contenitore inferiore e lo ha fatto arrugginire.
Anche il tubicino deve avere parecchia ruggine all'interno, e di fatto ho dovuto rinunciare (per ora) a metterla in funzione.
Dal particolare qui sotto si può intuire che dal basso verso l'alto corrono due tubi affiancati e incamiciati: uno verso il filtro e l'altro verso il rubinetto.


Anche il marchio è quasi scomparso.
Si riesce ad intravedere
Brevet d'Invention
Veyron
Paris
e sotto forse l'indirizzo.
Che dire..
Sono molto felice di avere qui con me questa anziana signora.
L'ho sistemata all'ingresso di casa, proprio per godermela ogni giorno.

Ringrazio pubblicamente Giorgio che l'ha trovata nei meandri degli annunci esteri.
Io non l'avrei mai vista!
Grazie!

Alla ricerca del caffè perfetto con la moka (parte 3)



Ovviamente le novità vanno perfezionate.
Con questo video dimostro come si possa migliorare il proprio caffè senza preparare "pappette" a parte. 
Non vi resta che provare ora!

Pierre Veyron, ferblantier (1)


11, cour Saint-Guillaume, rue Neuve-Coquenard, Seine, Paris
Questo era l'indirizzo del signor Pierre Veyron, di professione stagnino, o lattoniere, e successivamente lampista.
Nel 1842 Pierre brevettò una caffettiera in latta (Fer Blanc) sicuramente affascianante e complessa.
Una vacuum o macchina a depressione rovesciata:
ovvero due contenitori sovrapposti dove però il caffè veniva spinato dalla parte superiore.
Per questo motivo il fornello era posto tra i due recipienti.
Di fatto il fornello riscaldava il recipiente superiore; il vapore spingeva l'acqua in esso contenuta,verso il basso, attraverso il tubicino F e il filtro G.
Nel recipiente inferiore vi era posto il caffè macinato.
Spegnendo la fiamma il vapore si condensava e risucchiava rapidamente verso l'alto la bevanda ottenuta.
Il procedimento poteva essere osservato mediante 
la "spia" in vetro che indicava in modo inequivocabile che il caffè stava ritornando verso il recipiente superiore... sfidando la forza di gravità.
Persino il fornello fu oggetto di un successivo brevetto del 1846
Anche l'accoppiamento tra i due recipienti fu oggetto di studio e modifica.
Pierre fu un vero artista, un genio sognatore: anche la sua firma così accurata ce lo conferma.




....continua.


(Fonte: Institut National de la Propriétè Industrielle)

La caffettiera più rara ?

rarità s. f. [dal lat. rarĭtas -atis, der. di rarus «raro»]. Oggetto (soprattutto d’arte o da collezione) raro, difficile a trovarsi in quan...