Un'energia intrinseca che dona brividi e sussulti a chi semplicemente le tocca, le accarezza e ne scopre delicatamente le parti intime.
Questa è una di quelle macchine.
Di primo acchito direte: " ma è incompleta! dov'è il bricco?"
Questo è un bel mistero.
Tutte le altre sorelle viste in tanti anni, non ce l'avevano mai!
Alcune presentavano un reggitazza con foro rotondo.
La base nella parte frontale porta inciso (a bulino!) il produttore a destra, mentre a sinistra la sigla indicante il brevetto privo di garanzia governativa (BreveTE' Sans Garantie Du Gouvernement).
Se poi vi chiederete come mai non è lucida come le altre mie alluminose...
... il motivo è che questo alluminio non è lucidabile!
Pazzesco.
Il manico del portafiltro è l'elemento più caratterizzante: tozzo, buffo, improbabile, eppure funzionale.
Il filtro pur adattandosi "discretamente" è quasi certamente recuperato da un ovetto per le infusioni del the. Nonostante ciò i residui di caffè ci confermano la bontà dell'idea nel suo nuovo utilizzo.
Il portafiltro è unico nella sua concezione: diametralmente opposto agli standard italiani; la guarnizione ce lo dimostra chiaramente.
Il tappo di per sè è una vera opera d'arte, in bakelite pesante.
Non c'è il bricco?
Qualcosa si trova sempre.
Sembra quasi in sintonia.
La Zepp vi saluta e si congeda da voi, accomodandosi accanto alle sue nuove amiche.
Rigorosa e stilisticamente spartana, La Luna Press è una macchina simbolo della produzione statale ungherese degli anni '60 e '70. Dopo anni di ricerche, eccola spuntar fuori dall'ultimo dei posti dove avrei immaginato di trovarla: a casa di un amico!
La base è in ottone cromato, mentre il resto della macchina è in alluminio di buona qualità. Il bicchiere è provvisto esternamente di un manicotto in plastica per rendere l'impugnatura a prova di ustioni.
L'alimentazione elettrica a 220 V avviene attraverso la consueta spina ovale.
Il tappo di dimensioni generosissime, integra al suo interno la valvola di sicurezza.
Il portafiltro ci svela le centinaia di caffè ivi transitate.
Il filtro in alluminio leggerissimo è un classico austro-ungarico...
...in quasto caso, pur essendo profondo quanto il portafiltro, risulta molto ristretto di diametro: questione di economia domestica? In quelli anni il caffè doveva essere merce preziosa nei paesi del Patto di Varsavia...
Una "pregiata" vite in acciaio fissa lo screen, evitando di arruginirsi, non come le "maledette" viti delle Atomic Robbiati.
Venerdì scorso ho avuto l'opportunità d'incontrare Fabrizio, presso la sua torrefazione "Primo Aroma".
Tra circa un mese ve ne parlerò in dettaglio, ma è stata un'esperienza entusiasmante!
Oggi vi voglio presentare un caffè esclusivo.
Confezionato in maniera esclusiva.
Molto buono, per chi non si accontenta dei soliti marchi "nazionali".
Confermo quanto scritto: ci sono tutte le caratteristiche per ottenere il perfetto espresso italiano.
Qui sotto troviamo elencati i motivi per i quali un caffè si può definire di alta qualità.
Una rappresentazione grafica illustra quello che vi potrete aspettare dall'assaggio: confermo pienamente la persistenza del retrogusto e la bassa acidità.
E sul retro una sorpresa: Corrado e Fabrizio ci mettono la firma e... la foto.
L'impatto è di sicuro effetto! (non mi vengono in mente altre confezioni concorrenti così dettagliate ed eleganti).
E visto che descrivere un caffè a parole è un pò riduttivo ho voluto preparare un video.
Cliccate sulla scritta Youtube e guardatelo a schermo pieno.
Lasciatevi accarezzare, fatevi solleticare le papille gustative...
nota: in questo post è stato usato un linguaggio esplicito ed estremamente volgare :
le persone che potessero sentirsi offese sono pregate gentilmente di evitarne la lettura. Il testo volutamente surreale e grottesco non vuole in alcun modo incitare all'uso della violenza, quanto rallegrare il collezionista maschio, spesso costretto a subire terribili violenze psicologiche causate dal suo piccolo svago innocente . Ebbene si! Siamo spesso incompresi! Vogliamo rispetto per la nostra compulsività!
Il video qui sotto può accompagnarvi musicalmente, ma il testo non è attinente.