Oggi ho visto questa ... questa... questa........ cosa.
Un tamper per moka.
Bellissimo.
Lo consiglio a tutti quelli che bevono il loro petrolio quotidiano pressando il caffè nel portafiltro.
Bleah!!
Caffettiere mania. Una piccola collezione di oggetti di uso comune e non.
rarità s. f. [dal lat. rarĭtas -atis, der. di rarus «raro»]. Oggetto (soprattutto d’arte o da collezione) raro, difficile a trovarsi in quan...
domanda da profano: ma se faccio il caffè nella cogoma (caffettiera) e poi lo dimentico li dentro per qualche giorno perchè vengo malauguratamente tediato da altre faccende, posso berlo comunque o il caffè di cogoma (caffettiera) può produrre indesiderati effetti collaterali se bevuto a troppa distanza dalla data/ora della sua produzione?
RispondiEliminainsomma ha scadenza il caffè di cogoma (caffettiera), al di là del fatto che probabilmente si è raffraddato nel frattempo....
grazie mille per l'eventuale risposta
e ancor più mille grazie nel caso in cui la risposta non sia un poco amichevole (ma comprensibile) mandamento a un paese qualsiasi.
marco
Ciao Marco,
Eliminaqui ci vorrebbe un esperto biologo..
Secondo me il caffè lasciato nella moka diventa un ricettacolo di batteri: i fondi esausti si riempiono di muffe dopo circa 3 giorni, ma dipende dalla temperatura esterna (più caldo... più batteri).
mettilo in un recipiente chiuso e conservalo in frigo, molto meglio.
Accidenti!
Eliminaun ricettacolo di batteri...non credevo che di correre questo rischio.
Ma è forse questo il motivo del sapore anomalo che percepisco al palato quando bevo caffè stantio?
se rimedio a questa proliferazione di microrganismi riponendo la moka nel frigo assieme al suo contenuto non vado forse incontro al rischio di infragilimento della moka stessa? ricordo che i metalli posti a temperature rigide perdono molto delle loro caratteristiche meccaniche (resilienza, durezza, resistenza a fatica e modulo elastico).
nouvamente grazie per un eventuale risposta a questo mio dubbio attanagliante!
Marco
Caro Marco, come dicono a Roma.. me stai a cojoná? Se hai un frigo a -273 gradi kelvin forse puoi incorrerre in tale remota eventualitá. Metti il café in un tupperware.
RispondiEliminaLa mia era una domanda lecita in quanto sono un detrattore dei tupperware (foraggiano i petrolieri e le realtive lobby, inquinano allo smaltimento e soprattutto modificano il gusto del prodotto in esso riposto)
Eliminamai quindi userei un contenitore del genere per conservare il caffè nel frigorifero.
E comunque ricordo che non serve andare a -273 gradi Kelvin per modificare le proprietà fisiche dei metalli; rammento infatti che le navi rompighiaccio che navigano in acque con temperature ben superiori a quelle da Lei citate, hanno degli accorgimenti costruttivi della chiglia, ed in generale di tutta la parte sommersa, atti a prevenire i fenomeni da me menzionati!
quindi ribadisco il mio più che lecito dubbio di cui chiedo un dipanamento incontovertibile!
ringrazio
Marco
Sig. Marco, mi associo in pieno al domanda romanesca del Del Piccolo, seppur non ne condivida i toni.
RispondiEliminaNon credo, anzi son convinto, che questo blog non sia il luogo sul web più adatto a disquisizioni sui materiali delle navi e le loro proprietà in funzione della temperatura. Ovviamente non mi addentro nel discorso perchè la mia estrazione è tutt'altro che tecnica.
Però la mia seppur modesta cultura e conoscenza dell'uomo, mi consente di riconoscere il carattere denigratorio e canzoniero dei suoi interventi. Lei assomiglia molto a quella parte di popolazione che trova soddisfazione nel mettere naso e becco in tutte le questioni credendo di esser simpatico o quanto meno di suscitar interesse.
La prego: continui pure nella sua convinzione, ma non su questo blog, che sono anni che io seguo con interesse e che mi concede regolarmente dei momenti rilassanti, piacevoli e perchè no, acculturanti.
Sperando di non averla offesa ma solo illuminata
saluto
Enrico