sabato 20 agosto 2011

Caffettiera espresso Aquilas (2)

Già presentata 2 settimane fa , e dopo un paziente restauro, ecco ciò che non potevate credere di vedere mai;
una delle prime Aquilas di nuovo in lavoro!!
Controllate pure le condizioni iniziali: la macchina è la stessa.
Tanta fatica, parecchi crampi alla mano (non pensate di usare il Dremel o altri attrezzi meccanici!!) ma il risultato è davvero soddisfacente.
"Sai, ho una collezione di automobili da corsa d'epoca... ma non le uso mai..."
Io invece le mie vegliarde le uso eccome!
Si riesce a "vedere" l'aroma?
Lo percepite anche voi il profumo?
Un profumo inebriante, antico, unico.

Gaggia Gilda

 Nel 1946 Rita Hayworth cantava "put the blame on Mame" nel film "Gilda".
Nel testo si dava la colpa di un terremoto all'ancheggiare della signora Mame;
One night she started to - shim and shake-
that brought on the `Frisco quake

La simpatica analogia con la macchina oggetto del post è veramente calzante!

"la vuoi una Gilda da rimettere a posto?"
Ovviamente si.
con entusiasmo ho accettato questo omaggio, non immaginando a cosa stavo andando incontro..
La macchina era in condizioni "quasi irreparabili".
Corrosioni ovunque, depositi di calcare esagerati, le due aste spezzate, il vetrino del termometro mancante.
E per concludere senza piattino, sotto piattino, e portafiltro.
Le foto risalgono a qualche settimana fa.
Ora la macchina ha un altro aspetto.
Ma di questo devo ringraziare Francesco (ed indirettamente Pasquale) per il supporto morale.
Ebbene si, stavo per rinunciare.
In effetti a dispetto di tutti i miei lavoretti di restauro, non sono in grado (mentalmente) di affrontare lavori impegnativi e prolungati nel tempo.
Solo per rimuovere il pistone ci ho impiegato 4 ore, ed è stata un'esperienza traumatica.
Ma ce l'ho fatta.
E magari un giorno vi racconterò come.

Quiz estivo

Vi presento l'ultimo acquisto di G.G.
..Vabbè è la solita macchinetta ad alcool..(penseretete voi)
Non proprio!
Innanzitutto il peso dovrebbe far riflettere: 3,2 kg!!!!
Come un ferro da stiro in ghisa..
Moolto grande, probabilmente da 10 tazze.
Il colore esterno non vi tragga in inganno:
guardate l'anello d'appoggio qui sotto; la macchina era nickelata, e probabilmente pulendola con calma si potrebbe riportarla allo stato originario.
Vedremo se tra qualche mese riuscirò a convincere il restìo proprietario a restaurarla.
Ed ecco il quiz dell'estate:
Chi l'ha costruita?
di che nazionalità è?
qual'è la data presunta di produzione?
Forza con le risposte: siete tutti invitati a partecipare!

Il Museo del Caffè di Vienna

Se avrete la fortuna di recarvi a Vienna, e state leggendo questo Blog..
..dovrete andare a visitare questo piccolo museo!
Per tutte le informazioni del caso, cliccate qui.
Perdonatemi la scarsa qualità delle foto, ma le teche in vetro sono sempre complicate da fotografare.
Qui sotto potete vedere una bella collezione di zollette di zucchero incartate.

La foto della macchina a leva (una Otto Swadlo) è dedicata a Francesco Ceccarelli, e la sua vicinanza con la Pavoni ci fa capire quanto è immensa!
Per soli 120 euro...potevo prenderla... quante scemenze si fanno da giovani!


Invece questa potrebbe essere una caffettiera per le bambole: piccolissima!
Le tazzine erano grandi la metà del normale.
Un "macchinone" da bar di inizio secolo...
Un bel gruppo di macchine in ceramica...
...ed un bollitore da bar ottocentesco...
... c'era veramente di tutto!! (continua)

il set di Tibor


L'amico Tibor mi invia queste foto di un set composto da caffettiera a servire, bollitore per l'acqua, lattiera e zuccheriera.
Pur presentando un ottimo design (anni '60?) ci troviamo nuovamente di fronte ad un costruttore anonimo.
Perchè non mettere il proprio nome o il proprio marchio?
Spesso mi ritrovo in mano delle caffettiere meravigliose.. anonime!
Che peccato "mortale"!!

 Se qualcuno avesse una qualche informazione a riguardo mi contatti: faremo felice un "collega" d'oltreoceano.

domenica 7 agosto 2011

Come inserire un commento: il tutorial

me
 Vi sarebbe sempre piaciuto commentare i miei post ma non sapevate come ?
Con invidia andavate a leggere le risposte, e vi chiedevate : "COME SI FA???"
Ecco quindi una piccola guida per rendervi ancora più partecipi a questo mondo 
intriso di caffeina e metallo.

Alla fine di ogni post troverete la scritta "Commenti", qui sopra evidenziata in rosso.
Cliccateci sopra.
Vi si aprirà nuovamente il post.
Scorrete tutta la pagina ed in fondo troverete la possibilità di scrivere il vostro sagace commento.
Firmatevi, anche con uno pseudonimo.
Poi selezionate un profilo, se non avete uno dei sopraindicati account, mettete "Anonimo".
Cliccate su "Posta un commento".
Fatto.
La pubblicazione avverrà dopo una mia verifica dei contenuti.

Da oggi non voglio più sentire scuse....

venerdì 5 agosto 2011

Caffettiera espresso Aquilas (1)


 
 1915-1918
Tre anni difficili, terribili, una guerra assurda, combattuta ancor più assurdamente.
Potrei scriverne per ore, citando le decine di libri che ho letto sull'argomento.
E descrivendo ciò che ho visto con i miei occhi lungo tutto il fronte di guerra, da Duino alla Marmolada...
Ma sarei troppo polemico, e forse anche un pò noioso.

Questo è un blog sulle caffettiere, quindi parliamo di questo.
Come potrete notare nella cartolina d'epoca qui sopra si intravede una Aquilas di Ferrara.
Le sue forme sono inequivocabili.

"Il Tenente si sta preparando un caffettino, nel calduccio del suo ricovero (notate la stufa in basso a destra) tra un assalto suicida comandato, ed una fucilazione dei propri uomini ad opera dei Carabinieri Reali..."
Da un catalogo del 1923 gentilmente inviatomi dal dott. Cavallaroni, possiamo notare che la caffettiera qui sotto fotografata è un mix tra il modello nuovo e quello vecchio.

Ma quella della foto d'epoca ha sicuramente il supporto del modello nuovo (notate l'inclinazione delle esili gambine..)
Queste macchine stanno diventando sempre più difficili da trovare,quindi non spaventatevi se ve ne capita una in queste condizioni.

Forse è proprio una reduce del fronte, ha visto gli orrori del Carso... 
Si merita quindi di essere "curata a dovere".
Questo supporto (o castello che dir si voglia) ha una simpatica particolarità:
come per la maggior parte di queste macchine delicate e fragilissime, gli steli si erano dissaldati dalla base, creando delle voragini al posto dei fori di passaggio.
Per questo motivo erano stati fatti dei nuovi fori, nuove saldature, ed i buchi erano stati "rattoppati" con delle borchie d'ottone.
Semplice, geniale, da copiare assolutamente in caso di necessità.
Come si affronta un restauro "storicamente corretto"?
Paglietta 000 
Carta vetrata 400
Pasta abrasiva
Grasso di vasellina
Gomma nera da 1mm
Sapone per piatti

Quanto prima pubblicherò i risultati del mio lavoro...
10 ore di gran fatica, ma la soddisfazione...
è stata veramente esaltante!

giovedì 4 agosto 2011

Flory Express

La Flory Express appartiene al mondo a sè delle moke in ceramica.
Potrete trovarne a centinaia, tutte diverse e simpatiche a vedersi.
La maggior parte prodotte tra il 1960 ed il 1970, quando la moda iniziò a dettar legge tra le massaie.
Macchine prettamente apprezzate dal pubblico femminile per le fantasiose decorazioni che le adornano.
Noi maschietti le temiamo... 
basta una piccola disattenzione e ... crak!
addio alla moka.
Ma si sà...
badiamo al sodo, e le macchine devono essere... sode!

La qui presente ha un bel camino, ed il manico molto comodo da impugnare.
E' proprio... carina.
La testerò con un buon caffè del Nicaragua nei prossimi giorni, 
se lo merita proprio.

Il mondo di Dario

Voglio segnalarvi il
di Dario.
Interessante, divertente ed istruttivo.
Smuoviamo questo mondo cristallizzato dei collezionisti... muti!
Bravo Dario, continua così ma non portarmi via troppi lettori...

Solo un appunto.
La caffettiera di Babbo Natale...
Me la sognerò stanotte in qualche incubo!!!!

Enjoy your coffee!

Simpatica caffettiera monotazza, la Enjoy è l'unica macchina acquistata da me a Vienna.
L'ho trovata ad un mercatino parrocchiale.
Ad offerta libera...
Bollire l'acqua, spargere il macinato sopra il filtro, versare l'acqua... pronto.

Un simpatico oggetto per il single sfegatato!

Il collezionismo malato

Negli ultimi mesi mi è successo per ben tre volte: mi aggiudico un asta, oppure trovo su un sito di vendita un vero affare e attivo la proce...