
Il 10 ottobre 1953 venne rilasciato il brevetto austriaco 176318 al signor Desider Josef Stern di Vienna.
La parte soggetta a tale brevetto era la valvola a 4 vie che permetteva di direzionare il flusso dell'acqua rispettivamente ad un filtro alla volta (fig. 3 e 5), oppure ad entrambi (fig. 4), oppure verso la valvola di sfiato (8) (fig. 6).
Probabilmente in origine, come da disegno, la macchina era stata concepita per un uso su fornello, ma per praticità venne modificata la base ed inserita una resistenza elettrica.

Da oggetti pratici, queste macchine si sono trasformate via via in fulgidi esempi di design postmoderno, fino a divenire prede ambitissime tra i collezionisti australiani.
Le Stella Wien sono un'evoluzione ancor più spinta e di nicchia, poche ricercatissime macchine in circolazione, forse perchè tuttora usate nei tranquilli paesini d'oltralpe.

Privo di logica estetica, ma funzionale, è la presa elettrica frontale.



Il lavoro più complicato, direi quasi estenuante, è stato quello di liberare dal calcare gli orifizi di collegamento tra il livello visivo e la caldaia.
Le viti di bloccaggio del cappello erano cementate al corpo sottostante, quindi tutte le operazioni le ho dovute eseguire attraverso il foro di alloggiamento del tappo di caricamento acqua.
In un diametro di circa 2 cm ho dovuto inserire una lampada flessibile ed una fresa manuale a forma di "L" autocostruita, e grattare pochi millesimi di millimetro alla volta.
Al terzo giorno la diga è finalmente crollata...

Io la adoro, la venero,
segretamente apro l'armadio dove la custodisco al riparo dagli sguardi di chi non può capire,
e... mi commuovo.

E devo assolutamente ringraziare Francesco, per l'aiuto, la gentilezza e la disponibiltà prestatemi per riuscire ad acquistare con rapidità, coordinamento e decisione degne di una SWAT
questo mio sogno, che finalmente è diventato realtà.
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