sabato 9 gennaio 2010

il caffè di scorzetta

Talvolta capita di acquistare un caffè pessimo.
Pochi anni fa, durante gli anni d'oro del consumismo, la scelta conseguente sarebbe stata ovvia: via nel cestino dei rifiuti e di corsa ad acquistare un nuovo pacco di un'altra marca.

Ma oggi...
Vanno recuperate dai nostri anziani tutti i trucchi e le malizie del periodo pre e post-bellico, quando non si poteva andare troppo per il sottile.

Un sistema che ho utilizzato qualche volta è stato quello consigliatomi dal mio amico Massimo, da lui appreso in Calabria una quindicina di anni fa: il famosissimo caffè di scorzetta.
Innanzi tutto il caffè va estratto normalmente, meglio con una moka da sei.
Nel frattempo si sbuccia un limone non trattato, molto sottile, evitando la parte bianca (amarissima); volendo si può grattuggiare o fare dei fili di buccia con l'apposito attrezzino.
Si prende un tegame e di mette a bollire il caffè appena ottenuto assieme alla scorzetta e 2 - 3 cucchiaini colmi di zucchero per ogni tazza.
A questo punto si usa il metodo alla turca: il caffè bollendo dovrà risalire verso il bordo del pentolino per ben tre volte: per arrestarne il flusso basterà toglierlo dal fuoco per poi riposizionarlo.
Attendete qualche minuto prima di versare, e... slurp!
Anche il caffè peggiore diventa delizioso.
Provate, e commentate!


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