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lunedì 18 agosto 2014

The dark side of the moon



Cosa si nasconde all'interno di una fabbrica dove vengono prodotte macchine espresso da sogno?
Macchine  diverse dalla massa....
Macchine eleganti, alcune retrò, ma costruite con metalli pregiati e componentistica all'avanguardia...

Guardate questo video e lo scoprirete.
In soli sette minuti sarà evidente che in questo settore siamo ancora i primi al mondo, e che a Dosson di Casier la manodopera è tuttora più importante del profitto a tutti i costi.
Perchè questo è il vero Made in Italy, non certamente quello di chi si mette in concorrenza con le economie emergenti.

Suggerisco la visione a schermo intero e con massima risoluzione.

http://youtu.be/PVDEHEpWytA

domenica 2 giugno 2013

Qual'è la temperatura del tuo espresso?

Chiedo perdono a tutti gli esperti e i "guru" maniaci dell'espresso perfetto, ma non posso pensare di misurare con sonde od orpelli similari la temperatura dell'acqua in uscita.
Quindi vi illustro il mio metodo semplice semplice:
la temperatura dell'acqua è influenzata da quanto tempo la vostra Elektra rimane accesa, quindi prima di preparare il vostro caffè espresso vi consiglio di azionare la pompa con il portafiltro innestato, riempiendo da uno a cinque bicchierini o tazzine.
Capirete di aver raggiunto la giusta temperatura quando l'acqua sarà torbida come nella foto sottostante.
Poi togliete il portafiltro, asciugate il filtro con un panno apposito, e sarete pronti a deliziarvi il palato.
Senza nessun termometro elettronico.

domenica 5 maggio 2013

Voglia di un buon caffè espresso




Trascorso qualche mese dall'acquisto della Elektra Semiautomatica posso finalmente fare qualche considerazione.

Le macchine espresso da casa sono paragonabili alle motociclette: ci sono quelle performanti, ultraleggere, con decine di regolazioni possibili nelle sospensioni, e nella mappatura della centralina elettronica... e poi ci sono le Harley Davidson.

Chi compra una Harley se ne frega delle prestazioni assolute.
Chi compra una Harley vuole emozioni.
Chi compra una Harley ama le cromature e le forme classiche.
Chi compra una Harley accetta di buon grado pregi e difetti.
 Chi compra una Harley non corre, ma arriva sempre.
E' uno stile di vita.

Le Elektra "Retrò" sono le Harley Davidson del caffè. 
Sono uniche.
Sono le più belle.
Sono costruite con materiali di gran pregio.
Creano dipendenza...
E con un pò di buona volontà possono anche preparare un ottimo caffè espresso.

 
Siete abbastanza "wild" da riuscire a desiderare una Elektra?

lunedì 18 febbraio 2013

Elektra Microcasa Semiautomatica



"I had a dream."

Si, da quando ho iniziato a scoprire l'universo delle macchine espresso "da casa", un pensiero mi perseguitava: trovare un degno sostituto per la mia Elektra Microcasa a Leva.
Ed in cuor mio conoscevo già la risposta ai miei dubbi..
Ho atteso pazientemente, fino a quando non è arrivata, al prezzo e soprattutto nelle condizioni confacenti alle mie aspettative: comprensiva di base e macinino.
Traditore!
Il mondo degli appassionati della Leva (senza distinzione di marche) si chiederà il perchè di questa scelta.
Ve lo spiego subito, così evitiamo ogni tipo di equivoco:
il motivo è "il caffè".
Ebbene si, sono ancora alla ricerca del caffè perfetto.
Preparato però con una macchina unica nel suo genere.
Sono ancora nella fase della pulizia interna ed esterna: la macchina è del 2004 ed il precedente proprietario l'ha un pò maltrattata.
D'altronde siamo tutti capaci di comprare una macchina nuova!
Ma volete mettere la gioia di smontarla un pò alla volta per capire com'è fatta e come funziona?
Questa Meraviglia è fatta bene e funziona..bene.
Qui sotto vediamo il tamper costruito lo scorso anno dal Professor Moretto (che ringrazio nuovamente).
Quello originale in plastica (sottile!) è davvero imbarazzante e privo di ogni logica, ma come mi disse anni fa un caro amico "tanto dopo se un vòl se pol tòr quel che più ghe piase".
L'assieme filtro-portafiltro vale metà prezzo della macchina: pesante, corposo, con un manico in bakelite rossa veramente "lussurioso".
Qui sotto una delle mie tante prove: evitiamo commenti per cortesia, la perfezione arriverà.
Magari tra sei mesi. Ma arriverà, statene certi.

lunedì 2 maggio 2011

Elektra: il caffè è servito.

 Lunedì 18 aprile 2011.
ore 9.00.
Dosson di Casier (Tv).

In una zona industriale atipica, particolarmente silenziosa, direi bucolica, (dove si possono ascoltare lo scroscìo dell'acqua ed il canto degli uccellini), 
potreste imbattervi ...nell'Elektra.

A pochi minuti dal centro di Treviso, il tempo ha rallentato, ed ha permesso al cuore di sostituirsi alla ragione.
La qualità contrapposta alla quantità.
Qui non si producono semplici macchine da caffè, qui si regalano sogni, passioni, emozioni, arte.

Ho voluto abbinare questo mio post ad un classico, cantato nel '64 dagli Animals.
Classico come le macchine qui prodotte.

La mia attività sindacale mi porta talvolta a visitare qualche fabbrica.
Gli odori, lo sporco, il disordine e le facce rassegnate degli operai sono una costante.

Ma qui...

...qui no.
Come un anno fa il sig. Mario si è dimostrato gentile, affabile e soprattutto paziente.
Si è quindi prestato a farmi effettuare un "tour delle meraviglie industriali".

Vecchi macchinari fanno bella mostra di sè.
Piegatrici di 40 anni fa (o più) sono pronte a fare nuovamente il loro dovere.

Questa è un'officina (come risulta anche dal carrello in primo piano); guardate il pavimento (potreste mangiarci sopra) e l'ordine delle Dime posizionate sugli scaffali... tutto perfetto.

Se tra 50 anni ci fosse la richiesta di riproporre modelli fuori produzione, gli stampi sarebbero sempre pronti!
Qualcuno tra di voi riconoscerà questo  supporto per le forature! l'avrei "rubato"!

Negli stessi locali è ospitato il reparto lucidatura ed il box di verniciatura.
Ogni piccolo particolare di rame ed ottone viene rifinito a mano (davvero,l'ho visto con i miei occhi!)
 Mario ci mostra lo spessore "esagerato" del cartone destinato agli imballi: ogni scatola è specifica per i vari modelli, ed è tutto organizzato con logica.
Modelli da bar pronti per essere spediti: allineati come soldatini.
Ed ecco il cuore della fabbrica: il reparto assemblaggio.

Se siete mai entrati in un'officina..
se avete visto le dita di sporco e grasso accumulato in ogni dove..
se, come me, siete cresciuti con l'odore acre dell'olio bruciato nelle narici..
..apprezzerete queste immagini da sogno.
Quanti caffè sforneranno questi gruppi pistone?
Migliaia.
Chi mai sarà il prossimo fortunato possessore?

E quanti di voi neofiti mi scriverete, disperati, che  non riuscite a farci un caffè decente?
Lo ripeto per l'ennesima volta: partendo da zero ci vogliono mesi di prove prima di raggiungere il top: non scoraggiatevi, perseverate!
Caldaie e collegamenti fanno bella mostra di sè, appoggiati su robuste basi d'acciaio.
Quando l'interno è così curato e quasi un delitto nasconderlo. 
Suggerisco ai designer un bel cofano in plexiglass per un futuro modello!
Questo è il training center, dove gli operatori ed i rivenditori vengono opportunamente istruiti.
Le macchine prive dei mantelli di copertura sono analizzate, e capite.

Semplice, diretto, efficace.
"Venite! vi spiego come funziona e ve lo dimostro!"
La Nivola "esplosa", parti sparse della Microcasa a Leva; 
si, ero proprio a Wonderland...
 "Sua maestà il Tamper".
Tale oggetto è il punto di arrivo del barista maniacale: un pressacaffè dinamometrico che comprime il macinato sempre con la stessa forza-peso.
Il macinacaffè Nino sembra in apparenza un qualcosa di già visto:
quasi 70 cm di altezza vi faranno cambiare idea.
Immenso.

Il macinadosatore... questo sconosciuto!

Baristi imbranati danno la colpa dei loro pessimi caffè alla macchina.
Si lamentano che l'espresso non è più buono come prima.
E non cambiano mai le macine!
La durata dell'affilatura delle lame è di circa 1000 - 1200 kg di caffè.
Dopodichè non tagliano più, il chicco non si "sfoglia" ma si "spezza", aumentano gli attriti e si brucia.
La granulometria non è più uniforme e si creano corsie preferenziali per l'acqua.
E noi, sfortunati utenti finali, ci beviamo una schifezza.

Stesso dicasi per certi baristi casalinghi:
spendono 1500 euro per una super macchina, e poi si comprano un macinino - giocattolo.
O peggio ancora, comprano il caffè già macinato "per espresso" al supermercato...
La Belle Epoque denudata ci rivela il suo grande pregio: la caldaia da 5 litri (per la versione più piccola) e tutti gli organi interni alloggiati razionalmente. Sembra il motore di un' automobile giapponese!
Un groviglio di tubicini attendono pazientemente di essere installati.
Chi vuol essere il primo???
Qui sopra ecco svelato qual'è il cuore di ogni macchina da bar: il motore e la pompa dell'acqua.

Ah! lo stanzino dove vorrei lavorare: qui le macchine  vengono revisionate e talvolta modificate.
Una vecchia Microcasa a leva era in attesa di ricevere un nuovo gruppo pistone, per fare altri 25 anni di caffè quotidiano.
 Al termine della visita guidata, ho avuto l'onore di conoscere il sig. Federico, il "paròn" dell'azienda.
Sarei rimasto un giorno intero a sentirlo raccontare con passione la storia dell'Elektra.
 
La storia di scelte coraggiose.
Scelte controtendenza.
Scelte vincenti in un mondo livellato verso il basso.

Io serberò gelosamente nel cuore le emozioni provate, e credo di averne fatte provare altrettante anche a voi. 

Quindi...che cosa state aspettando?
Correte a comprarvi uno di questi gioielli.
Costano tanto, ma valgono tanto.

Il collezionismo malato

Negli ultimi mesi mi è successo per ben tre volte: mi aggiudico un asta, oppure trovo su un sito di vendita un vero affare e attivo la proce...