Il caffè, gioia e dolori per il ceto medio negli anni delregime fascista!
Surrogati di ogni tipo permettevano di bere una bevanda
simile ma certamente di ben diverso spessore organolettico.
Cicoria, orzo, avena, malto, lupini e perfino fichi...
Tutto veniva tostato e macinato e quando si poteva, miscelato
con "l'oro nero" dell'epoca.
Invece qualcuno non solo si permetteva il lusso di sorseggiareun buon caffè ogni tanto, ma addirittura di portarsi in viaggio
la macchina personale.
Per questi motivi continuo a considerare tali gioiellicome un'oggetto del desiderio per l'epoca.
Ma chi poteva permettersi una macchina simile?
E non importa se dopo tanti anni le "rughe" compaiono qua e là.L'emozione di aprirla e trovarla praticamente nuova...
non ha prezzo.
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