mercoledì 31 ottobre 2012

Triestespresso 1



Poche ma buone.
Non ho fatto un gran sfoggio delle mie caffettiere stavolta:
spazi limitati, spese a mio carico, vetrinette dell'Ikea sempre a mio carico..
Ma ho voluto esserci, e ringrazio la Elektra per avermi dato questa opportunità.
La difficoltà è sempre la stessa: cosa portare?
Desta più interesse la macchina "importante" o quella più strana?
Qualcuno le ha "anche distrattamente osservate".
Pochi interessati, alla fine una Fiera raccoglie una massa di persone orientate al "business"; la Cultura e la Storia non sono molto gradite. 
$$$Sssoldi$$$
$$$Mmoney$$$
Che fatica però: preparare le macchine, lucidarle, stampare i cartellini, i documenti plastificati, i biglietti da visita...
... per poi vedere lo sguardo spento dell'ennesimo "Guru" del Caffè che lancia uno sguardo annoiato ad entrambe le vetrine.
"ma sei qui per vendere?"
no
"come? non vuoi guadagnare?"
non oggi..
Voi affezionati le conoscerete già tutte, o quasi.
Ma perchè mai avrei dovuto dilungarmi sulla rarità di una caffettiera Cinese o di una Giapponese di fine '800?
"scusa ma questa è nuova?"
no, c'è il bigliettino, ha 100 anni.
"ahn, ma il manico è rifatto eh..?"
no, l'ho solo intriso d'olio di lino
"ah - ha! non è originale allora"
cosa intende?
"se è restaurata allora non è originale"
----sticazzi----
Nessun altro stand sarebbe stato migliore.
Nessun altro compagno sarebbe stato migliore di Mario e Michele.
Queste sono state le mie vere gioie.
(segue)

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