Attesa.
Da gennaio ho atteso con ansia questo momento.Lei era lì, in soggiorno, posta a due metri d'altezza, e mi osservava giorno dopo giorno, dopo giorno... E mi chiedeva con sommesso silenzio di dedicarle due righe.La sentivo, furtiva alle mie spalle, offesa da questo mio colpevole ritardo.Paura.
Dopo anni di ricerca, trovarla per caso, (o per volontà del fato?) in condizioni superlative, mi aveva lasciato dentro un emozione, che mi risulta ora, davvero difficile da spiegare.Timore reverenziale.
Cosa potrei scrivere in un singolo post? Che il preparare una tazza di caffè traforma delle semplici azioni in una vera e propria cerimonia?Rispetto.
La Spiral AG, con sede in Horgen, Svizzera, produce da parecchi anni questo meraviglioso connubio tra materiali preziosi e stile ottocentesco. Nessuno conosce questa azienda? Forse il perché è da ricercarsi nel fatto che l'attività principale è la produzione di....... molle industriali.Mistero. Macchine simili si affermarono in special modo in Austria, Gran Bretagna e Francia verso il 1850.L'affascinante concetto di funzionamento racchiude in sé un pizzico di magia.Contrappesi, saliscendi, applicazione del principio di conservazione dell'energia la rendono affascinante e misteriosa, pur a fronte di una semplicità costruttiva disarmante. La necessità di rendere la macchina simile a quelle in uso durante la Belle Epoque, ma attuale come materiali, ha lasciato spazio ad un tappo in teflon bianco, ed a guarnizioni in silicone trasparente in luogo del più delicato sughero.
Dal sito della Spiral AG la macchina è scomparsa, ma fino a pochi mesi fa era in vendita ad un prezzo di 485 euro per questa versione placcata in oro.
Sabine, la precedente proprietaria, aveva fatto un vero e proprio miracolo per imballare con cura certosina ogni singolo pezzo, e fargli affrontare in assoluta sicurezza il periglioso viaggio da Salisburgo a Gradisca d'Isonzo.
E di questo le sarò per sempre riconoscente.
Poche immagini non potranno far capire quanto io riesca ad amare follemente questo raro oggetto.
Pagando poco di più avrei potuto prendere una macchina d'epoca, con la caldaia in ceramica e le restanti parti metalliche in ottone.
Ma questo mi differenzia da tanti altri collezionisti: a parte rarissimi casi, devo assolutamente testare ogni singola macchina, con la conseguente prova d'assaggio.
E la Odette, anche se saltuariamente, la uso e la userò negli anni a venire, con cura ed attenzione ma senza gli scrupoli che avrei avuto con una macchina di 150 anni.
Il bicchiere è sempre fonte di grande preoccupazione durante il lavaggio manuale.
Tremo all'idea di romperlo o scheggiarlo.
Il filtro impedisce egregiamente al caffè macinato di entrare in caldaia, a beneficio di una degustazione priva di fondi, fastidiosi al palato europeo.
Il fornello a spirito è dotato di una molla e di 2 pesetti che fanno interrompere la fiamma non appena la caldaia si solleva per effetto del passaggio dell'acqua nel bicchiere in vetro.
Vorrei raccontare di più, descrivere in particolare l'affascinate principio di funzionamento, o commentare le ricette inviatemi dalla gentilissima signora Evi della Spiral AG....
Ma sarebbe come tradire un'amante.
Compratevene una uguale, e fate pure le vostre esperienze.
Le mie, almeno in questo caso, rimarranno private.