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sabato 2 aprile 2011

Elebak 2 : il paradiso del collezionista


Spesso vi sarà capitato di non comprare una macchina splendida perchè mancante di un particolare.
Una delle situazioni peggiori è l'assenza di pomelli, sfere o maniglie in bakelite.

Per fortuna che esiste la Elebak 2, specializzata in questi piccoli accessori.

Anni fa la Elebak produsse perfino delle belle caffettiere, di non facile reperibilità.

La qualità dei prodotti è ottima, ho ordinato un piccolo stock  e quindi lo posso affermare a ragion veduta. Indistinguibili da le stesse parti prodotte negli anni 50 - 60.
Contattate tutti la gentilissima sig. Barbara, ed acquistatene in profusione!



sabato 10 ottobre 2009

Piccolo tutorial su come ricostruire un manico di bakelite

Poco tempo fa, un'amico mi chiama e mi chiede se può prendermi una caffettiera molto bella ma purtroppo priva di una parte del manico, bruciato o rotto.
Prendila, che problema c'è?

La bakelite è una resina fenolica molto in voga nei primi anni del '900 per le sue ottime proprietà di isolante termico, di resistenza agli agenti chimici e per le caratteristiche di isolante elettrico.
Stampabile anche in forme complesse, ha però un tallone d'Achille: è terribilmente fragile.
Quanti di noi hanno in casa splendide padelle o tegami in acciaio inox, eterni quindi, con i manici mancanti o sberciati... di bakelite.

I negozi di bricolage in questo caso ci possono aiutare con un prodotto nato per tutt'altri scopi (orecchini, pupazzetti..).
Il Cernit è una pasta modellabile termoindurente, ottima quindi per ricostruire piccoli pezzi mancanti.

All'inizio è molto rigida e va portata lentamente in temperatura massaggiandola e comprimendola fino ad ottenere la plasticità desiderata.
Poi con infinita pazienza modellata ed aggiunta un per volta sempre evitando che si raffreddi troppo.

Aiutandosi con degli oggetti piani o curvi (nel mio caso un coltello ed un mestolo di legno ) la pasta compattata il più possibile per evitare fessurazioni in fase di cottura.


Ed eccoci quindi pronti alla cottura: 20 minuti in forno ventilato a 100° C , seguito da un lento raffreddamento di circa 2 ore, ed il manico è quasi pronto.

L'ultima fase, la lucidatura, non l'ho documentata perchè eseguita in un momento di raptus creativo (ebbene si, ho un oscuro passato di artista maledetto!) .
Posso solo accennare al fatto che ho usato carta vetrata, paglietta di acciaio, olio d'oliva e di gomito.

Il risultato è soddisfacente, si poteva far di meglio, ma poi chi ci crede che l'ho ricostruito?
A breve seguirà un post dedicato a questa splendida signora anziana.

Ringrazio pubblicamente Giorgio per questa fantastica caffettiera, e per avermi sfidato a rimetterla a posto.... Hai visto che roba?
E ci ho anche fatto il caffè !

Il collezionismo malato

Negli ultimi mesi mi è successo per ben tre volte: mi aggiudico un asta, oppure trovo su un sito di vendita un vero affare e attivo la proce...