martedì 29 ottobre 2013

L'Host di Gianni

Ospito volentieri le belle foto dell'esimio Gianni Pistrini.
Non potendo intervenire di persona alla Fiera di Milano ho chiesto gentilmente se poteva regalarci qualche immagine "alternativa", in modo da svincolarsi dalla triste sensazione di dejavù che spesso si prova nel vedere le "solite cose".

Volevate un cappuccino extra-large?
Eccolo servito.
Il più grande cappuccino al mondo.
4250 litri...
mah!
La famosa micro-moka fa sempre un certo effetto...
Qui sotto vediamo Gianni in un attimo di defaillance, letteralmente incapace di reggersi in piedi a causa del centinaio di caffè espressi bevuti compulsivamente...

Nel cartellone di sinistra l'inno del vero degustatore:
"io bevo caffè di qualità".
Spero diventi un giorno un assioma.
La Fiera di Milano è talmente ampia che i più pigri potevano usufruire di tandem per spostarsi rapidamente tra un assaggio e l'altro.
All'uscita però l'antidoping li faceva soffiare nel palloncino per verificare se il tasso di caffeina nel sangue superava il 30% ...
In quest'ultima foto possiamo ammirare tutta la genialità creativa di Gianni:
all'amore per tutto quello che è arte (fotografica) e passione (per il caffè)
Ogni altro commento sarebbe inopportuno.

Bellezza.


Il mistero della vita sta nella ricerca della bellezza.
(Billy Wilder)

Qui sopra la famosa Aletta..
..mentre qui sotto..
 
Audi Design + Elektra.
 Perfetta.
Unica.
Appena nata è già un "classico".


 Ma si può commentare la Bellezza?
Ringrazio Ruggero per le foto davvero emozionanti.

Halloween!!!


Dal blog di Giogioscrap, un bella creazione:

mercoledì 23 ottobre 2013

Tutte le foto!!!

Molto spesso i nuovi amici (ma non solo) mi chiedono se è possibile vedere le foto della mia collezione.
Non è possibile.
Non fotografo tutto, per una serie di motivi personali.
Però da oggi è possibile visualizzare tutte le foto del blog, anche quelle dei post mai pubblicati (o ancora da pubblicare).

Nella barra alla vostra destra troverete un elenco di link denominato "tutte le foto".
  1. cliccate su uno dei link.
  2. cliccate sulla prima foto in alto a sinistra
  3. cliccate in alto su "slideshow"
  4. cliccate su "permetti" per visualizzare a schermo intero
  5. cliccate in basso sul tasto "play"
  6. trovate una posizione comoda sulla sedia
  7. rilassatevi, magari sorseggiando un buon caffè
Garantisco un'esperienza davvero unica e coinvolgente, con le foto a schermo intero.

Se lo slideshow è troppo veloce, potete cliccare sulle frecce in basso e procedere manualmente.

Ovviamente potrete anche andare a vedere solo quelle che vi interessano, dalla pagina principale, ma sarebbe un peccato.

Un feedback dagli affezionati sarà gradito.

Capucine Meazza e Masciadri

Ricordo tanti anni fa...
agli albori della mia avventura collezionistica...
ricordo di aver amato una caffettiera in particolare...
ricordo il sito di un certo Andrea, e tra le tante macchine... lei. la Capucine.
Poi un giorno un amico me l'ha donata (grazie ancora Franco!).
Geniale, elegante, unica.
Scoprire che fu prodotta dalla Meazza & Masciadri è stata un'emozione aggiuntiva.
Colgo l'occasione per evidenziare un particolare che spesso manca: il piattello in legno.
Con un piccolo tornio potrete ricostruirvelo!

Alpu Continental express

Bella ed essenziale la Continental.
Rossa, molto rossa.
Forse questo mi ha attirato più di ogni altro aspetto.
Lo sapevate che ho una sotto-collezione di macchine rosse, o con elementi rossi?
Un'altra piccola manìa
(Stato psicopatologico caratterizzato da un'alterazione fondamentale dell'umore, che diviene euforico ed esaltato senza motivazioni comprensibili, al quale si accompagna un eccitamento delle varie funzioni psichiche, nonché alterazioni delle funzioni vegetative.)
La raffinatezza del tappo inscatolato a tenuta termica è un must che ben pochi altri possono vantare.
Lo sapevate che ho anche una sotto-collezione di Puppieni....?

martedì 22 ottobre 2013

Sovrana Exspress inox (Valsecchi 1953)

Ricordo ancora con gioia quando Pietro Pasini mi parlò di una "fantomatica" Moka in acciaio del... 1953 prodotta da Valsecchi!
Potevamo trovarci di fronte ad un OOPArt!!!
Un qualcosa di troppo difficile da realizzare in quell'anno.
Tecnologicamente quasi impossibile.
Eppure...
Una vera Moka.
E tutta in acciaio inossidabile.
Come non amarla a prima vista??
Splendida e splendente.
Voglio anche questa prima o poi!
Chi ce l'avesse in casa mi contatti...liberamente.
E questo..
Questo non è un filtro.
Questa è un'opera d'arte, la "Gioconda" dei filtri.

Goda pure davanti ad esso il collezionista attento.
Senza esagerare, mi raccomando!

venerdì 18 ottobre 2013

Joy Espress Eletcasa: la cafetière de classe pour la maison moderne!

Questa bellezza è una macchina da caffè particolare e ricercata.
Il manico rovesciato all'insù la caratterizza.
Acciaio smaltato, davvero "na sciccheria"!
Gialla non l'avevo mai vista, io ne ho una celeste e una rossa... bellissime.
Smalto fuori e smalto dentro.
Ricordatevi di seguire le solite avvertenze: evitate sbalzi termici quando avete a che fare con lo smalto.
Che bella la scatola!
Elegantissima e colorata.
Ne voglio una.
Anzi due.
Le istruzioni in cinque lingue mi fanno pensare che fosse destinata ad essere venduta in tutto il mondo.
Istruzioni semplici, logiche, perfette.
Perfette come la Joy.

mercoledì 16 ottobre 2013

La prima Moka Bialetti (1933)

Toccare con mano.
Toccare con mano.
Toccare con mano.
Questo mantra mi ha accompagnato per più di 500 km mentre mi lasciavo alle spalle il Friuli, il Veneto e per ultima la Lombardia.
Tanti appassionati conoscono bene la prima Moka ideata e prodotta da Alfonso Bialetti.
E' il "sacro Graal" delle caffettiere.
Tutti la cercano, tutti la vogliono.
Tanti pagherebbero cifre considerevoli...
..ma nessuno ce l'ha.
Toccare con mano.
Accarezzare la Storia.
Sentire i brividi che solo gli oggetti da sogno possono regalare; questo era il mio obiettivo.
E il mio sogno, il mio desiderio, si è realizzato.
Quindi voglio condividere con voi le immagini di un qualcosa che ben pochi conoscono: i particolari nascosti della "primissima" Moka Bialetti.
Una Moka vissuta, sporca, viva.
Viva come la sensazione di passione e fascino che ancora oggi regala.
Pensare che un così piccolo oggetto ha poi fatto da traino per centinaia di piccole e grandi aziende locali può davvero far sorridere.
Qui sotto la vediamo affiancata alla nipotina creata dalla Alessi qualche anno fa. 
Un omaggio stilistico mai entrato in produzione:
quale delitto!
Sollevato il coperchio ho finalmente visto ciò che in realtà immaginavo già da anni: un camino a funghetto.
All'epoca le tecniche di colata non permettevano di realizzare la cuccuma superiore e il camino in un sol pezzo, quindi lo stesso andava fuso separatamente e poi avvitato e reso solidale al corpo.
Notate il segno indelebile lasciato dal livello del caffè.
Tre fori di uscita creavano il famoso borbottìo che tanto rese celebre ed inconfondibile la Moka nel mondo intero.
Possiamo vedere gli spessori generosi del colletto e l'assenza di una valvola di sicurezza, vera lacuna del progetto, poi risolta nel primissimo dopoguerra.
Filtro, guarnizione e doccia non sono certamente originali e coevi al resto della macchina, (quindi li ho tralasciati) ma ritengo che queste foto siano già di per sè sufficenti a donare la pace dei sensi alla maggior parte degli amici collezionisti.
Grazie Alfonso, hai davvero creato un'opera d'arte!

Il collezionismo malato

Negli ultimi mesi mi è successo per ben tre volte: mi aggiudico un asta, oppure trovo su un sito di vendita un vero affare e attivo la proce...