mercoledì 19 gennaio 2011

Sopravvivere durante i periodi di crisi: gli insegnamenti del passato

 Alan Ford.

La crudezza di questa frase, surreale nel 1969, ma perfettamente logica in questi ultimi anni, mi porta a riflettere su quanto è cambiato il mondo.

Tratta dal primo numero pubblicato, la tavola 1-12 ci mostra una moka pronta all'uso.
Chi, come me, ricorda con nostalgia questi splendidi fumetti, potrà immaginare che intruglio immondo sarà  destinato ad entrare nel portafiltro.
Fondi esausti ripassati 3 volte?
pop corn bruciacchiati?
scarafaggi macinati?
Bacche raccolte a caso?

Ora sorridiamo all'idea delle ristrettezze economiche di queste "spie" improvvisate.
Purtroppo tra poco dovremo imparare i loro trucchi per poter sopravvivere
in questa situazione dove un'economia "malata" ha rovinato
ciò che rappresenta nel nostro immaginario il "lavoro".

Il lavoro è uno dei punti fermi della felicità, quella vera.

Chi non ha un lavoro... è infelice.
Chi ha un lavoro e non è contento di quello che fa ...è infelice.
Chi ha un lavoro, è contento di quello che fa, ma viene pagato poco e trattato peggio... è infelice.

I nostri genitori lo sanno a cosa stiamo andando incontro.
Noi della generazione di mezzo lo possiamo solo immaginare.
I giovani...
I giovani si ritroveranno a capire (loro malgrado) quale sarà il valore reale del nuovo I-phone senza il quale "proprio non possono vivere".

Quindi...

Leggete Alan Ford!
(e tenete duro!!!)

7 commenti:

  1. è più facile riuscire a fare un buon caffè piuttosto che avere un lavoro dove vieni pagato e trattato bene e che ti piaccia.....
    marco

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  2. ..Che tristezza.... Ora manca solo la corda e un pò di sapone!!!

    Ma noi siamo degli inguaribili ottimisti e per fortuna riusciamo sempre (o quasi) a vedere il bicchiere mezzo pieno.

    " ...L'uomo è infelice perchè vuole sempre ciò che non riuscirà ad avere..."
    J.

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  3. ..."oppure perchè non sà che è in grado di migliorarsi sempre e comunque, a prescindere dai fattori esterni."

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  4. Ciao Lucio,

    condivido pienamente le tue riflessioni, solo un incoscente le definirebbe pessimistiche: questa è la realtà, sta a noi reagire e riprendere possesso dei veri valori e trasmetterli alle generazioni più giovani.
    Hai sentito parlare della filosofia delle 100 cose, quelle delle quali non puoi fare a meno per sopravvivere ??..(se ne fa un gran parlare dagli Usa) io ci ho pensato su, vale la pena provare a fare l'elenco ,senza dimenticare di scrivere anche CAFFETTIERA !!
    ciao, buona giornata

    Giulia

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  5. Quanto mi piaceva Alan Ford. Il Conte che si tagliava tre fettine di salame... larghe ciascuna un terzo del salame intero! E l'iroso Bob Rock, Grunf, Cariatide, Geremia, il Numero Uno...

    Il lavoro, sì. Chi ha figli come me guarda preoccupato al futuro. Con i maggiori tengo duro e mi impongo fiducia. Ma con la piccolina di papà, quella che sembra essere la più dotata, non ho resistito. "Appena puoi, vai a cercarti una carriera all'estero. Viviamo in un paese in declino."

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  6. Il Numero uno fa parte del Senato da 3 legislature.
    E il Conte è deputato da 2.

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