sabato 18 luglio 2009

Simerac, modello post 1933

A caval donato non si guarda in bocca...
Ma quando il cavallo è un purosangue di questo tipo, oltre alla bocca ho voluto ispezionare ogni più piccolo antro e fessura!

Un grande amico, con il quale condivido l'insana passione e con il quale ci siamo trovati immediatamente in affinità "cosmica", ha ben pensato di farmi questo dono molto gradito.
Da anni trovavo regolarmente macchine simili in pessime condizioni oppure a prezzi a dir poco assurdi, quindi avevo sempre evitato accuratamente ogni tipo di approccio.

Ed ecco qua questo piccolo gioiellino nikelato con un tappo sporco di vernice rossa.

Pane per i miei denti.... strati e strati di grasso e sporco avevano ben preservato la nikelatura esterna, ma era giunta l'ora di farla risplendere nuovamente.

Il tappo ospitante la valvola di sicurezza aveva questa strana colorazione, ma la vera sorpresa fu quando iniziai a pulirlo con solvente nitro... lo straccio si colorò subito di nero...
Il tappo era quindi rosso in origine!

Nei modelli precedenti la valvola di sicurezza era posta sul corpo caldaia, successivamente venne utilizzato il tappo cavo qui sotto fotografato con tutti i suoi componenti .

Una caratteristica importante della Simerac era la resistenza applicata anche sui fianchi della caldaia e non solamente al di sotto.
Questo accorgimento riduceva i tempi necessari per avere un caffè fumante in tazza; circa 4 minuti .

Nessun commento:

Posta un commento

La caffettiera più rara ?

rarità s. f. [dal lat. rarĭtas -atis, der. di rarus «raro»]. Oggetto (soprattutto d’arte o da collezione) raro, difficile a trovarsi in quan...