Prodotta verso la metà degli anni '30, questa fantastica macchina si caratterizza per una linea assolutamente avveniristica per l'epoca.
Per fare un paragone, la Simerac, progettata solo pochi anni prima sembra appartenere ad un'altro secolo.
Ed invece per un breve periodo vennero commercializzate assieme nello stesso catalogo di una nota ditta torinese specializzata in casalinghi.
Per fare un paragone, la Simerac, progettata solo pochi anni prima sembra appartenere ad un'altro secolo.
Ed invece per un breve periodo vennero commercializzate assieme nello stesso catalogo di una nota ditta torinese specializzata in casalinghi.
Ciò che colpisce maggiormente una volta presa in mano la macchina è il peso ragguardevole della caldaia e del filtro rispetto alla base, certamente frutto di studi accurati sulla trasmissione del calore nell'assieme.
Questo fatto obbligò il costruttore ad allargare a dismisura il diametro della base, per permettere alla macchina di rimanere in equilibrio statico durante la fase di erogazione del caffè.
Questo fatto obbligò il costruttore ad allargare a dismisura il diametro della base, per permettere alla macchina di rimanere in equilibrio statico durante la fase di erogazione del caffè.
La Watt era un'azienda di Pavia, e gli esperti sapranno sicuramente che razza di macchine era in grado di produrre; probabilmente la Neowatt ( o nuova Watt che dir si voglia ) fu il frutto di una delle tante diaspore aziendali di quegli anni (vedi la Santini ).
Sarebbe interessante se qualcuno avesse qualche notizia a riguardo; e poi chi era o erano B.C. ?
Sarebbe interessante se qualcuno avesse qualche notizia a riguardo; e poi chi era o erano B.C. ?
Pur non essendo elevato, il valore della potenza assorbita dalla resistenza elettrica permetteva comunque un'erogazione relativamente veloce ( attorno ai 6 - 7 minuti ) grazie alla sua conformazione a "guanto" rispetto alla caldaia.
L'ennesimo filtro a stella continua ad insinuarmi dubbi riguardo il suo oscuro significato:
- una moda?
- una dichiarazione palese di appartenenza al popolo eletto?
- un simbolo massonico?
Come per altre macchine simili, lo scopo di questa configurazione ad "L" era quello di allontanare il più possibile il gruppo filtro dalla fonte di calore, per non disperdere e mantenere intatto l'aroma del caffè.
Qualche anno più tardi tale principio fu brillantemente sviluppato da Giordano Robbiati con la sua Atomic.
Agli amanti del bello ne consiglio caldamente l'acquisto, semprechè ne riusciate a trovare una in condizioni accettabili e non taroccata con sapiente furbizia (chi frequenta la Baia capirà...)