sabato 13 dicembre 2008

Caffexpress (LISA)


Tante volte ho esitato: la prendo, non la prendo?
E con regolarità sadica E-bay me la riproponeva a prezzi
variabili.... Ma l'attesa ha permesso al destino di farci incontrare.
Ovviamente ad un prezzo sensibilmente inferiore.


Pur se non in perfette condizioni esterne, internamente
la macchina è integra e la cosa più interessante, è che
il caffè ottenuto è ... incredibile.
Infatti l'anello superiore è collegato ad un peso che va a chiudere
l'orifizio di uscita del nero nettare.


La pressione interna non trova sfogo fino all'apertura repentina della
valvola a peso: ciò crea una preinfusione lenta, seguita ad una vera e propria espulsione
di una crema ben consistente di caffè direttamente nelle tazzine che nel frattempo si sono preriscaldate.
Geniale e ben progettato.
Un anello in gomma evita la fuoriuscita del caffè dal cappello superiore.
Un piccolo mistero è dato dal bicchiere forato che va posto all'interno della caffettiera.
Ho provato a non inserirlo ma il caffè ottenuto non era all'altezza dei precedenti.


La consiglio a tutti quelli che amano l'espresso e la moka in egual misura.

Atomic (6) storia di un restauro

Ed eccoci al termine della mia piccola impresa.
La difficoltà principale è stata quella di reperire un
bricco verosimile.


Il bricco originale era tronco-conico, oppure tondeggiante
ma più alto e stretto rispetto all'altro tipo in mio possesso.
Tra tanti ho scelto questo in quanto la sua forma ben si sposava
con l'Atomic.
Ho ricostruito il manico con tubo autoagglomerante, ed ho lucidato accuratamente il tutto.



Dopo vari test d'assaggio con tipi di caffè diversi e gradi di macinazione diversi,
devo confermare che "gallina vecchia fa buon brodo"...
rispetto al modello più recente, vince su tutti i fronti!
Grazie ancora sig. Robbiati.

Il collezionismo malato

Negli ultimi mesi mi è successo per ben tre volte: mi aggiudico un asta, oppure trovo su un sito di vendita un vero affare e attivo la proce...